Terapia Cognitivo Comportamentale

CHE COS’E’ LA TERAPIA COGNITIVO COMPORTAMENTALE (T.C.C.)?

La T.C.C. rappresenta l’integrazione e lo sviluppo delle terapie comportamentali e di quelle cognitiviste, ponendosi in una posizione di sintesi tra i diversi approcci: quelli NEO-COMPORTAMENTISTI (più orientati all’analisi e alla modificazione dei comportamenti problematici e alle contingenze di rinforzo); quelli della REBT (RATIONAL EMOTIVE BEVIOR THERAPY di ALBERT ELLIS) e della TERAPIA COGNITIVA CLASSICA di ARON BECK (più orientati allo studio dei processi mentali, alla individuazione dei pensieri automatici, alla individuazione degli schemi mentali disfunzionali e alla relazione tra pensieri, emozioni e comportamenti); quelli del 2° COGNITIVISMO (postrazionalista) di impronta COSTRUTTIVISTA derivante dal lavoro di GEORGE KELLY e di VITTORIO GUIDANO (più orientati ed aperti alla complessità dei significati soggettivi dell’esperienza vissuta).

L’assunto di base della T.C.C. è che le rappresentazioni mentali del paziente (credenze, pensieri, convinzioni, schemi), siano responsabili del disagio psicologico del paziente e del suo mantenimento nel tempo.

La T.C.C., avendo la possibilità di avvalersi sia di modelli Cognitivi che Comportamentali, ha a disposizione, a differenza di altre psicoterapie, una pluralità di tecniche e di interventi che lo psicoterapeuta può utilizzare per aiutare il paziente a gestire e  a risolvere le proprie problematiche ma anche per aiutarlo a sviluppare le qualità e le risorse personali spesso rese “invisibili” dalla scarsa autostima e da convinzioni errate, perché possa vivere meglio con se stesso e con gli altri.

CARATTERISTICHE DELLA TERAPIA COGNITIVO COMPORTAMENTALE (T.C.C.)

– La T.C.C. è fondata scientificamente
Studi scientifici e ricerche condotte a livello nazionale (es. Istituto Superiore della Sanità) ed internazionale (es. Organizzazione Mondiale della Sanità) hanno dimostrato l’efficacia della T.C.C. per la cura della maggior parte dei disturbi psicologici e psichiatrici.

– La T.C.C. è orientato allo scopo
Dopo una prima fase di valutazione diagnostica, terapeuta e paziente stabiliscono gli obiettivi della psicoterapia e il piano terapeutico da adottare.

– La T.C.C. è centrata sul qui e ora
Il terapeuta mira alla soluzione di problemi pratici e concreti centrati inizialmente sui sintomi che generano sofferenza, per poi intervenire, in un secondo tempo, sugli altri aspetti del disturbo.

– La T.C.C. è orientata al presente e al futuro
Il terapeuta aiuta il paziente a prendere consapevolezza delle proprie problematiche e a risolverle piuttosto che spiegargli come ci è entrato.

– La T.C.C. è di breve durata
Rispetto ad altri approcci psicoterapeutici è sicuramente più breve (10-30 sedute) anche perché oltre alla terapia convenzionale in studio, è prevista la possibilità di svolgere a casa o fuori dallo studio, compiti ed esercizi come parte integrante della terapia, con conseguente riduzione del numero delle sedute.

La T.C.C. ha la possibilità di utilizzare una molteplicità di tecniche e di interventi che il terapeuta sceglierà in base ai problemi da affrontare, agli obiettivi del paziente e alla fase della terapia.

La T.C.C. è indicata non solo per trattamenti individuali ma anche per trattamenti di gruppo e di coppia

LE TECHICHE E LE PROCEDURE UTILIZZATE DALLA T.C.C. SONO LE SEGUENTI:

Tecniche dell’ABC
Dialogo Socratico
Desensibilizzazione Sistematica
Problem Solving
Tecniche di Rilassamento
Esercizi comportamentali
Compiti a casa

PER QUALI DISTURBI E’ INDICATA LA T.C.C.?

La T.C.C. è considerata una delle più diffuse ed efficaci forme di psicoterapia applicata per il trattamento di molti disturbi psicologici e psichiatrici.

DISTURBI D’ANSIA (Agorafobia, ClaustrofobiaDisturbo di panicoFobia SocialeDisturbo d’Ansia GeneralizzatoFobia SpecificaDisturbo Ossessivo-Compulsivo, Ipocondria, Disturbo da Stress Post Traumatico)
DISTURBI DELL’UMORE (Depressione, Disturbo Bipolare)
DISTURBI ALIMENTARI  (Anoressia nervosa, Bulimia nervosa)
DISTURBI DI PERSONALITA’
DISTURBI PSICOTICI
PROBLEMI GENITORIALI E DI COPPIA
DISTURBI SESSUALI PSICOGENI
DISTURBI LEGATI ALL’EMOTIVITA’ E AL CONTROLLO DEGLI IMPULSI

Per la cura di alcuni disturbi è consigliato l’utilizzo di Psicofarmaci i quali possono sostenere l’efficacia del trattamento psicoterapeutico ma non sostituirlo.

COME SI SVOLGE LA T.C.C.?

Le prime sedute vengono dedicate alla conoscenza del paziente e alla costruzione della relazione-alleanza terapeutica. Per ottenere un quadro il più possibile completo, il terapeuta oltre al colloquio clinico, può utilizzare test o questionari.

Fin dai primi colloqui verranno esposti al paziente in maniera chiara, i circoli viziosi ed i meccanismi che contribuiscono a rafforzare e a mantenere in vita i sintomi di cui soffre e che compromettono il buon funzionamento della vita e la serenità del paziente.

Verrà poi costruito insieme al paziente un progetto terapeutico caratterizzato da obiettivi concreti, utili e raggiungibili e verrà formulato un contratto terapeutico in cui saranno esplicitati gli obiettivi, i compiti del paziente, le finalità della terapia, le tecniche utilizzate, i tempi, la durata e i costi.

Al termine della terapia, quando il paziente si sentirà meglio, le sedute potranno essere diradate nel tempo, fino alla conclusione. Potranno poi seguire sedute di richiamo (Follow-up) a 3-6-12 mesi dalla conclusione della terapia.

PROVE DELL’EFFICACIA DELLA T.C.C.

Recenti studi sperimentali hanno dimostrato l’efficacia della psicoterapia e in particolare di quella Cognitivo-Comportamentale.

Attraverso metodiche di visualizzazione in vivo del Cervello (PET-MR) sono stati esaminati gruppi diversi di pazienti affetti da disturbo ossessivo compulsivo, da fobia specifica e sociale, da depressione, schizofrenia ecc.

I ricercatori hanno rilevato che la psicoterapia apporta significativi cambiamenti nell’attività cerebrale delle aree sia corticali che sottocorticali e che tali modificazioni sono strettamente legate a miglioramento clinico.

Tra questi studi Schwartz et all. hanno provato a confrontare l’efficacia degli psicofarmaci e della psicoterapia cognitivo-comportamentale.

La ricerca ha dimostrato che entrambe le modalità di trattamento modificano l’attività neuronale delle medesime aree del cervello e che sia l’approccio psichiatrico attraverso gli psicofarmaci, che la psicoterapia cognitivo-comportamentale, hanno la stessa efficacia nella cura delle diverse patologie ma che i pazienti trattati con la psicoterapia Cognitivo-Comportamentale, presentano minor rischio di ricadute.

contatti

Torna in alto