FOBIA SPECIFICA

La Fobia Speci­fi­ca è uno sta­to di ansia sig­ni­fica­ti­va provo­ca­ta da una pau­ra irrazionale con­nes­sa all’espo­sizione di speci­fi­ci ogget­ti o situ­azioni (pau­ra di ani­mali, pau­ra del sangue, pau­ra delle altezze, pau­ra di volare, ecc.) in segui­to alla quale si instau­ra un com­por­ta­men­to di evi­ta­men­to.
In genere le per­sone che sof­frono di questo dis­tur­bo provano ansia e pan­i­co solo in relazione allo sti­mo­lo fobi­co reale o immag­i­nario ma non nei con­fron­ti di altri stimoli.
La diag­nosi dif­feren­ziale tra la fobia speci­fi­ca, l’ipocon­dria e il dis­tur­bo osses­si­vo com­pul­si­vo è che men­tre l’ipocondria è la pau­ra di avere una malat­tia, la fobia speci­fi­ca delle malat­tie è la pau­ra di con­trarne; men­tre i sogget­ti con dis­tur­bo osses­si­vo com­pul­si­vo pos­sono ad esem­pio evitare i coltel­li per pau­ra di uccidere i loro figli, quel­li con fobia speci­fi­ca, evi­tano i coltel­li per pau­ra di tagliarsi.

La fobia speci­fi­ca tende a croni­ciz­zarsi per­ché l’ansia antic­i­pa­to­ria nei con­fron­ti dell’oggetto o del­la situ­azione temu­ta induce a com­por­ta­men­ti di evi­ta­men­to i quali man­ten­gono inal­ter­ato il prob­le­ma in quan­to, se da un lato riducono l’ansia, dall’altro non per­me­t­tono al sogget­to di smen­tire le ipote­si di peri­co­lo nei riguar­di del­lo sti­mo­lo fobico.
Molte pau­re speci­fiche non cau­sano prob­le­mi così inval­i­dan­ti da spin­gere le per­sone a cer­care un aiu­to ester­no, ma quan­do cre­ano sof­feren­za psi­co­log­i­ca, meno­mazione del fun­zion­a­men­to sociale e lavo­ra­ti­vo è bene riv­ol­ger­si ad uno specialista.

TERAPIA

L’inter­ven­to psi­coter­apeu­ti­co più effi­cace, come risul­ta dagli stu­di e dalle ricerche sci­en­tifi­ca­mente provate, è la Psi­coter­apia Cog­ni­ti­vo Com­por­ta­men­tale.

Il trat­ta­men­to com­por­ta­men­tale con­siste nel sos­ti­tuire le strate­gie di evi­ta­men­to, con l’esposizione grad­uale allo sti­mo­lo ansiogeno in modo da desen­si­bi­liz­zare il paziente sen­za che si scateni la reazione fobica.
L’impiego di tec­niche com­por­ta­men­tali come la Desen­si­bi­liz­zazione Sis­tem­at­i­ca o L’esposizione in Vivo con o sen­za model­la­men­to, si sono riv­e­late par­ti­co­lar­mente utili.
Tali tec­niche ven­gono spes­so asso­ciate ad eser­cizi di rilas­sa­men­to mus­co­lare per affrontare l’ansia asso­ci­a­ta alle situ­azioni fobiche.
Per ottenere una mag­giore effi­ca­cia ter­apeu­ti­ca è oppor­tuno aggiun­gere ai trat­ta­men­ti com­por­ta­men­tali quel­li di psi­coter­apia cog­ni­ti­va per mod­i­fi­care le con­vinzioni e i pen­sieri auto­mati­ci asso­ciati alla percezione del­lo sti­mo­lo fobico.
L’impiego degli psi­co­far­ma­ci nei casi più resisten­ti può ren­der­si nec­es­sario ma non può sos­ti­tuire l’intervento psicoterapeutico.

A CHI RIVOLGERSI?