ANORESSIA NERVOSA

L’Anores­sia Ner­vosa insieme alla Bulim­ia è uno dei più dif­fusi dis­tur­bi del com­por­ta­men­to ali­menta­re nei pae­si occi­den­tali indus­tri­al­iz­za­ti e sem­bra essere in con­tin­uo aumento.

Per una cor­ret­ta diag­nosi di Anores­sia Ner­vosa devono essere pre­sen­ti i seguen­ti elementi:
rifi­u­to del cibo e la pau­ra osses­si­va di ingras­sare anche se la per­sona è in sottopeso;
— perdi­ta di peso ril­e­vante (15% del peso con­sid­er­a­to nor­male per ses­so e altezza);
— alter­azione nel­la percezione e nel­la val­u­tazione del peso, taglia e forme corporee;
— amenor­rea (scom­parsa delle mestru­azioni per almeno 3 cicli consecutivi).

Questo dis­tur­bo anche se colpisce preva­len­te­mente le donne gio­vani (tra i 14 e i 25 anni), si pre­sen­ta anche tra i maschi in età più avan­za­ta. Spes­so inizia con pen­sieri appar­ente­mente nor­mali come il vol­er fare una dieta per perdere qualche chi­lo poi, un po’ alla vol­ta, in per­sone pre­dis­poste, la malat­tia prende il sopravven­to:  i pen­sieri diven­tano fis­sazioni (essere sem­pre più magri, avere pau­ra di ripren­dere il peso per­du­to, con­tare le calo­rie, ecc.). Ven­gono anche mes­si in atto com­por­ta­men­ti biz­zarri (spezzettare il cibo, nascon­der­lo, elim­inare ogni trac­cia di gras­so, evitare di man­gia­re di fronte ad altre per­sone, ecc.).
Oltre alle restrizioni deter­mi­nate dal­la riduzione costante del­la quan­tità di ali­men­ti inger­i­ti, l’Anores­sia Ner­vosa si man­i­fes­ta con abbuf­fate e suc­ces­si­va elim­i­nazione (ali­men­tazione com­pul­si­va segui­ta da vom­i­to autoin­dot­to), uso inap­pro­pri­a­to di las­sativi e di diureti­ci e inten­sa attiv­ità fisi­ca per perdere peso.
La per­sona anores­si­ca diven­ta così osses­sion­a­ta dal cibo, che la pro­pria vita può finire per essere total­mente con­dizion­a­ta dal­la ques­tione ali­menta­re sen­za alcun altro interesse.
Questo dis­tur­bo, se non viene cura­to in tem­po può dan­neg­gia­re in modo sig­ni­fica­ti­vo, sia la salute fisi­ca, che il fun­zion­a­men­to psi­co­logi­co e sociale del­la per­sona che ne soffre.
Le cause dell’Anores­sia non sono del tut­to chiare, esistono fat­tori pre­dispo­nen­ti di natu­ra cul­tur­ale, psi­co­log­i­ca, famil­iare e sociale.
Tra i fat­tori pre­dispo­nen­ti di natu­ra psi­co­log­i­ca, pos­sono aver ril­e­van­za alcune carat­ter­is­tiche di per­son­al­ità come la bas­sa autosti­ma, la scarsa con­sapev­olez­za delle pro­prie emozioni, l’eccessivo per­fezion­is­mi, il pen­siero dico­tomi­co (tut­to o niente).
Tra i fat­tori famil­iari e sociali, pos­sono avere ril­e­van­za le dif­fi­coltà di comu­ni­cazione inter­per­son­ale pro­prie del­la famiglia di orig­ine. In questo caso, l’Anores­sia può avere il sen­so di una richi­es­ta di atten­zione o può rap­p­re­sentare la man­i­fes­tazione di un dis­a­gio indi­vid­uale o famil­iare nel suo com­p­lesso.

TERAPIA

Il trat­ta­men­to ambu­la­to­ri­ale per la cura dell’Anoressia ner­vosa, può essere indi­ca­to quan­do la perdi­ta di peso non è allar­mante, in assen­za di com­pli­cazioni mediche e quan­do si riscon­tra nel paziente una effet­ti­va moti­vazione al cambiamento.
Nei casi più gravi, per evitare che il dis­tur­bo si croni­cizzi, può essere nec­es­sario il ricovero ospedaliero.
Il trat­ta­men­to dell’Anoressia Ner­vosa dovrebbe comunque essere effet­tua­to da una équipe mul­ti­dis­ci­pli­nare che preve­da il lavoro con­giun­to tra le diverse fig­ure spe­cial­is­tiche: il dietol­o­go-nutrizion­ista, lo psi­col­o­go psi­coter­apeu­ta e lo psichi­a­tra.

La Ter­apia Cog­ni­ti­vo-Com­por­ta­men­tale mira ad aiutare il paziente a mod­i­fi­care i com­por­ta­men­ti ali­men­ta­ri dan­nosi per la pro­pria salute e a rista­bilire un più adegua­to equi­lib­rio ali­menta­re.
Mira inoltre ad aiutare il paziente ad indi­vid­uare e a mod­i­fi­care gli sche­mi men­tali dis­fun­zion­ali respon­s­abili dell’insorgenza del dis­tur­bo e del suo man­ten­i­men­to nel tempo.
Per i pazi­en­ti più gio­vani oltre al trat­ta­men­to indi­vid­uale, può essere con­siglia­to un trat­ta­men­to che coin­vol­ga l’intero nucleo famil­iare.

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