DISTURBI PSICOTICI

CARATTERISTICHE SINTOMICURE

I Dis­tur­bi Psi­coti­ci sono l’espressione di una sev­era alter­azione dell’equilibrio psichico delle per­sone con com­pro­mis­sione dell’esame del­la realtà.

I sin­to­mi pos­sono essere clas­si­fi­cati in 3 categorie:

  • Dis­tur­bi del­la for­ma del pen­siero: alter­azioni del flus­so ideati­vo (fuga delle idee, inco­eren­za, alter­azione dei nes­si associativi);
  • Dis­tur­bi del con­tenu­to del pen­siero: ideazione preva­len­te­mente deli­rante (deliri, spun­ti interpretativi);
  • Dis­tur­bi del­la sen­sop­ercezione: allu­ci­nazioni udi­tive (a carat­tere ideati­vo, den­i­gra­to­rio o teo­logi­co), visive, olfat­tive, tat­tiche, cinestetiche.

I deliri, insieme alle allu­ci­nazioni sono i prin­ci­pali sin­to­mi che carat­ter­iz­zano i Dis­tur­bi Psi­coti­ci.
I deliri sono con­vinzioni o idee errate, non con­di­vis­i­bili e per­sis­ten­ti nonos­tante le evi­den­ze con­trarie e pos­sono essere asso­ciati o meno alle allucinazioni.
I deliri pos­sono vari­are per fre­quen­za ed inten­sità e pos­sono assumere forme diverse.
I più comu­ni sono:

  • Deliri per­se­cu­tori: la per­sona inter­pre­ta gli atteggia­men­ti degli altri come pro­va di inten­zioni malevoli o di com­plot­ti ordi­ti nei pro­pri confronti.
  • Deliri di grandez­za: la per­sona ritiene di avere poteri spe­ciali o spe­ciali abilità.
  • Deliri di rifer­i­men­to: la per­sona ritiene che ciò che mostra la tele­vi­sione, gior­nali, riv­iste ecc., siano ad essa riferite. Di soli­to questi deliri han­no una valen­za negativa.
  • Deliri di pas­siv­ità: la per­sona ritiene che gli altri pos­sano met­ter­le pen­sieri in tes­ta o leg­gere ciò che pensa.
  • Deliri di col­pa: la per­sona crede fal­sa­mente di essere respon­s­abile di even­ti neg­a­tivi come cat­a­strofi nat­u­rali ecc.

Le allu­ci­nazioni sono percezioni sen­so­ri­ali in assen­za di uno sti­mo­lo ester­no: le più comu­ni sono le allu­ci­nazioni udi­tive. Le forme più ricor­ren­ti sono quelle in cui il sogget­to sente l’eco dei pro­pri pen­sieri, oppure voci maschili o fem­minili che dis­cu­tono tra loro o sin­gole voci che com­men­tano, sug­geriscono, crit­i­cano, ordi­nano, minac­ciano ecc. In genere le voci si riv­ol­go­no al sogget­to in terza per­sona e da queste si sente posseduto.
Altri tipi di allu­ci­nazioni meno comu­ni sono quelle visive, tat­tili, gus­ta­tive e olfat­tive.
Nelle psi­cosi, oltre ai deliri e alle allu­ci­nazioni che sono man­i­fes­tazioni anomale derivan­ti dal­la malat­tia (sin­to­mi pos­i­tivi), si riscon­tra­no anche man­i­fes­tazioni che derivano dal­la perdi­ta delle capac­ità che era­no pre­sen­ti pri­ma dell’esordio del­la malat­tia (sin­to­mi neg­a­tivi) come:

  • l’impoverimento ideoaf­fet­ti­vo con apa­tia, abu­lia, anafet­tiv­ità ma anche ritiro sociale con perdi­ta di inizia­ti­va ed evi­ta­men­to dei con­tat­ti con le altre per­sone fino all’isolamento sociale.
  • la dis­or­ga­niz­zazione cog­ni­ti­va con alter­azioni del lin­guag­gio e del ragion­a­men­to: il pen­siero risul­ta dis­or­ga­niz­za­to ed il lin­guag­gio poco flu­ente; si riscon­tra­no anche dif­fi­coltà di con­cen­trazione e di memoria.

Esistono vari tipi di Dis­tur­bi Psi­coti­ci, i più comu­ni sono quel­li schizofreni­ci pro­pri­a­mente detti:

  • Schizofre­nia Para­noidea (allu­ci­nazioni e idee deli­ran­ti a carat­tere persecutorio).
  • Schizofre­nia dis­or­ga­niz­za­ta (dis­or­ga­niz­zazione dell’eloquio, degli affet­ti e dei comportamenti).
  • Schizofre­nia cata­ton­i­ca (bloc­co moto­rio, neg­a­tivis­mo, stereotip­ie ver­bali e/o motorie).
  • Schizofre­nia resid­uale (impov­er­i­men­to moto­rio voli­ti­vo ed affettivo).

Altri dis­tur­bi psi­coti­ci sono:

  • il dis­tur­bo schizofreni­forme che pre­sen­ta gli stes­si sin­to­mi del­la schiz­zofre­nia ma la dura­ta è infe­ri­ore (da 1 a 6 mesi dall’esordio) rispet­to alla schizofre­nia che per essere diag­nos­ti­ca­ta deve durare da almeno 6 mesi.
  • il dis­tur­bo schizoaf­fet­ti­vo che si riscon­tra quan­do insieme al dis­tur­bo schiz­zofreni­co si pre­sen­tano altri sin­to­mi emo­tivi (mania o depres­sione) o misti.
  • il dis­tur­bo deli­rante è carat­ter­iz­za­to da ideazioni deli­ran­ti con pen­sieri per­se­cu­tori di gelosia, di grandiosità non accom­pa­g­nati dagli altri sin­to­mi dei dis­tur­bi schizofrenici.

Le cause delle Psi­cosi non sono anco­ra state iden­ti­fi­cate con chiarez­za, pare che fat­tori geneti­ci, fisi­o­logi­ci e psi­co­logi­ci pos­sano pre­dis­porre alcu­ni sogget­ti, sot­to­posti a con­dizioni di forte stress a svilup­pare questo tipo di disturbo.
I Dis­tur­bi Psi­coti­ci gen­eral­mente esor­dis­cono nel­la ado­lescen­za o nel­la pri­ma età adul­ta ma pos­sono man­i­fes­tar­si anche più precocemente.
I sin­to­mi iniziali (pro­dro­mi) sono poco speci­fi­ci: cam­bi­a­men­ti di umore, ritiro sociale, dimin­uzione del rendi­men­to sco­las­ti­co o lavo­ra­ti­vo, dis­tur­bo del son­no, idee biz­zarre, pen­sieri osses­sivi, com­por­ta­men­ti rit­u­al­is­ti­ci, ecc.
Tali sin­to­mi, pos­sono derivare da dif­fi­coltà reali o da dis­tur­bi fisi­ci e pos­sono essere pre­sen­ti anche in altre psi­co­pa­tolo­gie, tut­tavia la loro per­sis­ten­za e la loro inten­si­fi­cazione pos­sono pre­an­nun­cia­re l’insorgenza di una Psi­cosi, dis­tur­bo grave ed inval­i­dante per le riper­cus­sioni nel­la vita famil­iare, sociale e lavo­ra­ti­va di chi ne soffre.
Medi­ante inter­ven­ti tem­pes­tivi questo ris­chio può essere ridot­to. La diag­nosi pre­coce e un trat­ta­men­to far­ma­co­logi­co e psi­coter­apeu­ti­co adegua­to, preferi­bil­mente di ori­en­ta­men­to cog­ni­ti­vo-com­por­ta­men­tale pos­sono comunque pro­durre sen­si­bili miglio­ra­men­ti del­la sin­toma­tolo­gia ed offrire buone pos­si­bil­ità di recupero.

TERAPIA

Il trat­ta­men­to Cog­ni­ti­vo Com­por­ta­men­tale con­siste nel far pren­dere al paziente con­sapev­olez­za dei pro­pri con­tenu­ti men­tali alterati e dis­tur­ban­ti; nel con­dur­lo ad un dis­tanzi­a­men­to criti­co dai sig­ni­fi­cati generati dagli stes­si sin­to­mi; nel con­dur­lo attra­ver­so la rielab­o­razione dell’esperienza psi­cot­i­ca, a dare un sen­so ai prob­le­mi e a com­pren­dere il sig­ni­fi­ca­to che i sin­to­mi han­no per la pro­pria per­sona; nel favorire la for­mu­lazione di ipote­si alter­na­tive alle con­vinzioni deliranti.
ll trat­ta­men­to Cog­ni­ti­vo Com­por­ta­men­tale prevede inoltre un Train­ing di abil­ità sociali (social skill train­ing) volto a miglio­rare le com­pe­ten­ze sociali ed inter­per­son­ali di chi sof­fre di Psi­cosi, oltre che inter­ven­ti di tipo psi­coed­uca­ti­vo nei con­fron­ti dei famil­iari del paziente per­ché pos­sano meglio com­pren­dere ed aiutare il loro con­giun­to e per­ché pos­sano rius­cire ad affrontare meglio le dif­fi­coltà quotidiane.

A CHI RIVOLGERSI?